Specchio delle mie brame
Quando ti vidi mi innamorai e tu sorridesti perchè lo sapevi.
-William

29 agosto 2010


Ed rieccomi qui.
Appena ritornata (sigh) dalle vacanze.
Naturalmente è stato bellissimo.
Come il tempo.
E come il mare.
Mi sono divertita, e non avrei mai chiesto di più in questi 15 giorni.
Ho visitato anche Volterra, cittadina antica ma comunque molto bella!
Ho visto stelle marine, pesci pedinatori ma anche qualche medusa.
E una, il primo giorno, mi ha preso sul braccio.
Porto ancora i segni. E sono contenta di averceli.
E' come la cicatrice di una caduta in bicicletta.
Bene questo piccolo graffio, anche se sparirà, mi ricorderà quei giorni al mare.
In un certo senso la ringrazio quella medusa (che è stata soprannominata Serafina!).

Bene ora viene il tempo di ricominciare a scrivere..ma sopratutto di cominciare a pensare alla scuola.

Ciao a presto! :)

P.S. la foto a fianco è stata scattata da me, e li è dove sono andata!

12 agosto 2010


Ed è giunto anche per me il momento di andare in vacanza.
Dopo tre mesi ad aspettare questo giorno..finalmente è arrivato!
Meta: Toscana! Col suo bel mar Tirreno.

Vi lascio trascrivendo su questo mio blog una cosa che avevo scritto mesi fa.
Quand'ero ancora a scuola.
L'aveva detto la nostra prof di scrivere una nostra poesia inspirandoci a qualcosa.
Io l'avevo scritta, ed ero stata una delle poche perchè quasi nessuno faceva i suoi compiti.
Ne avevo fatte ben 2.
Una delle quali, riguardante la Shoah, l'avevo dovuta leggere ad un convegno che c'era stato all'università vicina proprio sulla Shoah, davanti a 200 e più persone. Con una fifa terribile, però è stato un piccolo successo personale.

Questa è la prima delle due poesie..

"E odo il dolce cuor d'una donna infranto,
le lugrubi nubi viaggian spinte dal soffio divino,
il sole bacia tutte le creature,
una donna versa gocce di puro amor sul corpo
del figliol straziato dalla morte.
Cadon lacrime dal cielo,
le lacrime d'un Dio senza tempo e senz'età."

Ciao e buone vacanze :)

10 agosto 2010

Paul Verlaine (1844-1896)

L'altro giorno ero in macchina, dirigendomi a fare una passeggiata in montagna, ma anche a prendere un po' di fresco, quando, alla radio, sento una poesia, di questo Paul Verlaine. Era bellissima.
Aveva parole stupende, un linguaggio un po' elaborato, complicato insomma. Ma nell'insieme anche quelle parole che per me, ma forse per altri no, non aveva senso si riusciva a capire il senso, ma sopratutto a creare un'atmosfera incredibile.


"..Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,

io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte..."

Questo è un pezzo di una poesia che ho trovato e che mi è piaciuta molto.
Spero che anche a voi piaccia.

1 agosto 2010


"E ci sono le fate tutt'intorno,
baciano l'acqua cristallina.
E poi baciano te,
che sei fatto di perle di rugiada."