Specchio delle mie brame
Quando ti vidi mi innamorai e tu sorridesti perchè lo sapevi.
-William
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14 aprile 2012

Ci dimentichiamo.

Ci dimentichiamo del nostro passato. Nessuno si ricorda com'era quand'era piccolo, e tutto era così semplice. Se lo può solo immaginare guardando come sono gli altri bambini e immaginando come sia per loro.
Ammirano la loro capacità di correre liberi, di parlare d'impluso senza conoscere troppe parole. La capacità di voler bene a qualcuno e quella di piangere. Piangono per attirare l'attenzione, vogliono l'attenzione su di loro. Senza non ne possono vivere. Però se nessuno gli presta attenzione rischiano di esser dimenticati e di morire soli.
Lo capiscono ancor prima di diventar grandi. Bisogna attirare l'attenzione per poter sopravvivere. Se non hai niente di speciale puoi anche sparire.

A nessuno importa di te se non hai seno, se non esci senza quasi niente addosso, se non vai in discoteca al sabato sera, se non fumi.
Oggi è così tra i giovani. Sono TUTTI uguali.
UGUALI.
Sono dei bambini. Bambini che copiano come in un compito in classe e la maestra è costretta a dividere i banchi.
Peccato che la maestra questa volta non c'è, e tutti copiano.

Pochi sono diversi da questi "tutti uguali". Ci dimentichiamo degli uguali.
Ricordiamoci dei diversi.
Hanno sicuramente qualcosa da nascondere.

11 settembre 2011

We will never forget.



Questo giorno non merita nessun commento.
Merita soltanto il silenzio.

5 settembre 2011

Tempesta magnetica?

In questo momento vi sto assistendo.
Credo sia una tempesta magnetica, comunque sono centinaia di fulmini che non toccano il suolo.
Sono sospesi.
Volano.
Non credo questa notte andrò a dormire.
Sul balcone, scatterò tutte le foto che staranno nella memoria.

Mai vista una cosa del genere.

2 settembre 2011

Non c'è il perchè.

Una domanda.
Una semplice domanda posta da una figlia a una madre.
Un sì.
La stessa domanda posta da una figlia a un padre.
Un no.
Si desidera sapere il perchè.
Non si ha nessuna risposta.
Si ritenta imperterrite.
Ma niente, nessuna risposta.

Il giorno dopo si ritenta.
"Non c'è il perchè".

Grazie mille, 17 anni. So quello che faccio, non vado in giro a fare la sgualdrina col primo che passa. Se dico una cosa vuol dire che voglio fare quella cosa, e non preferirei non farla di nascosto. E comunque non mi farei "sgamare" a fare proprio quella cosa.


Un po' criptato e corto questo post. Troppo per i miei gusti.
Odio non poter sempre scrivere tutto.
Ora taccio, e forse TU sarai eliminato.

22 novembre 2010

14 ottobre 2010

_Almeno di loro non ci siamo dimenticati

Cile,14 ottobre 2010.

Alle cinque e ventuno di stamattina, ora italiana, dalla miniera di San José è risalito anche l’ultimo dei sei uomini del soccorso che erano scesi ad aiutare le operazioni di recupero cominciate più di 24 ore prima.

"Almeno di loro non ci siamo dimenticati"
Ho scritto così perchè molto spesso i telegiornali ci parlano di casi irrisolti di avvenimenti senza poi dare la continuazione.
Almeno questa volta si sono ricordati di tenerci informati su questo fatto.

L’apertura della gabbia, lo scioglimento delle cinghie di protezione, i parenti che scalpitano e aspettano imbarazzati che qualcuno dica loro che possono fare quei due passi per abbracciare il salvato, preceduti dagli uomini del salvataggio che gli sono già intorno. E poi i caschi che cadono, le bandiere che vengono dispiegate, gli abbracci.

Beh che dire, sono solo contenta che possano ritornare alle loro famiglie. :)

28 settembre 2010

_Sakineh morirà


Sakineh Mohammadi Ashtiani verrà giustiziata.
E' quanto è stato deciso dalla religione Islamica. Non sarà lapidata, ed era stata la scelta iniziale, ma sarà impiccata anche perchè si dice che sia complice della morte del marito.

Questa questione ha fatto scandalo. E since
ramente non ho capito il perchè.
Non si sapeva prima che le donne se accusate anche senza prove, che testimoniano, vengono uccise nella religione islamica?
Si sapeva eccome, eppure tutto ciò ha fatto scandalo. Come se nessuno prima di ciò sapesse cosa accadeva veramente.
Queste donne sono perennemente picchiate dai mariti che sono i capo-famiglia ed hanno quindi il potere di decisione sia sulla famiglia ma sia sulla vita della moglie e non solo, ma anche sulla vita delle figlie, femmine. Infatti si pensa che la donna sia una razza inferiore e deve sottostare alle decisioni del marito.
Sarà lui infatti a decidere se dovrà portare il velo (in questa pagina ci sono riferimenti alla storia del velo, ai tipi e cosa dice la legge italiana in riguardo) se potrà o meno uscire da casa e quindi farsi o non farsi vedere, se potrà essere picchiata direttamente dal figlio (maschio naturalmente) eccetera.

Se la moglie tradisce l'uomo, o anche se si pensa che l'abbia tradito (ma anche solo per futili chiacchere) lei può esser condannata a morte. Solitamente la si lapida.
Si scava una buca, la donna viene messa dentro e si riempe di terra lasciando sporgere fuori dalle spalle alla testa della donna. Poi il marito è il primo a incominciare a tirare le pietre e gli altri lo seguono.
Molto spesso la donna non muore subito, e viene lasciata li mezza sotterrata, ad aspettare la fine.
Io ho letto un libro su quest'argomento, la storia di una donna, raccontata dall'amica, che veniva accusata e finiva lapidata. La donna al mattino dopo la lapidazione va a prendere il corpo dell'amica per seppellirla e trova intorno a suo corpo, o meglio quel che ne è rimasto, dei cani che le mangiano la carne. Cani selvatici.

Quindi non capisco come una faccenda del genere faccia scalpore, visto che si sapeva già la verità.

Oppure eravamo tutti con i cetrioli sugli occhi??

26 settembre 2010

_ComoCuore


Stamattina si è svolta a Como la corsa ciclistica annuale di ComoCuore.
Quest'anno festeggiava i suoi 25 anni (1985-2010)

Beh, non si è avuto un vincitore, in quanto la corsa è a scopi puramente beneficiari verso l'associazione.

Mio padre e mio fratello hanno partecipato, una corsa lunga 16 Km per le strade di Como. Da piazza Cavour sono arrivati a villa Olmo poi sono tornati indietro passando per il centro e per la periferia. Alla fine hanno distribuito Gadget e un piccolo rinfresco per recuperare le energie.
Hanno partecipato in molti, c'erano in giro molti bambini piccoli con i genitori. Ma anche anziani e giovani.
Un gruppo aveva le biciclette vecchie con gli accessori come delle bottiglie di latta davanti al posto delle borracce, poi quei fiaschi di latta da appendere al collo, un ragazzo aveva indosso un paio di occhialini che potevano apparire buffi al pensiero che una volta si usavano normalmente e naturalmente anche le tute erano vecchie.


Poi c'era il gruppo dei ciechi. Non riuscivo a spiegarmi come avevano fatto a fare la corsa ma poi mi hanno spiegato, e io non ci sono arrivata (sono proprio senza fantasia), usavano i tandem. Davanti c'era la persona che vedeva e dietro il non-vedente ogni tanto comunicavano per sapere a che punto erano.


Infine c'era anche il gruppo del Politecnico di Milano, erano la maggior parte stranieri e comunicavano in Inglese.

Beh che dire, Auguri ComoCuore! Buon 25Eesimo compleanno!

23 settembre 2010

_La strada narra morte


La strada narra morte. Ed è vero. Ovunque tu vada troverai croci sui cigli, lasciate da qualcuno il cui cuore è rimasto spezzato.

Lei si chiamava Silvia. Aveva una vita, aveva dei sogni..aveva degli amici.
3 Mesi fa, esattamente 3 mesi e 3 giorni fa, lei perse la vita. Era sul camper del padre quando una macchina sbandò e fece un frontale.
Proprio con quel camper.
Aveva la mia età. Sì, "aveva" ora non c'è più. E' lassù che ci guarda e sorride. Io non la conoscevo ma la mia amica sì. E quando la vedo ripensarci è sempre triste, lo capisco subito, e tu non puoi fare niente perchè quando vedi una persona un giorno e il giorno dopo no è una terribile. Ti chiedi dove sia. Ma non c'è spiegazione.
Forse un Dio ce l'ha.

Lui si chiamava Davide. Davide Auguadro. Aveva anche lui la mia età.
16 anni compiuti. 16 anni.
Camminava, forse tornava a casa o stava per uscire con gli amici. Non lo so, ma tanto non importa più. Camminava stava attraversando la strada e una donna sulla moto l'ha letteralmente investito. col motorino, schiacciato da un motorino.
I medici hanno detto che è morto sul colpo e non s'è accorto di niente. Ma non si è mai sicuri di ciò che si dice. Si spera solo che sia stato veramente così.
La donna, sui 30 anni, aveva un tasso alcolico ALTO superiore alla norma, era letteralmente UBRIACA. E guidava. Lei non si è fatta niente. NIENTE.
I suoi amici hanno portato la sua bara quel giorno. E piangevano.

Lei invece aveva 20 anni. Era incinta. Non mi ricordo il nome. E' avvenuto circa a Luglio.
Il marito guidava e stavano andando chissà dove. Forse tornavano a casa da una cena o andavano dagli amici. Dall'altro lato della strada una macchina sbanda sulla corsia adiacente proseguendo la corsa, lui non ha il tempo di fare niente. Schiaccia il freno ma tanto non serve. La macchina è troppo veloce.
E' un frontale.
Il marito esce illeso chissà come. La moglie è già morta ma nessuno lo sa. L'ambulanza arriva immediatamente la tirano fuori. Provano a rianimarla. Ma non serve a niente. Poi la decisione improvvisa di un medico. Farle il cesario. Salvare almeno la piccola creatura dentro di lei.
Così su quella strada, vicino a quell'incidente, in un'ambulanza si applicò un cesareo e nacque una piccolina. Sì nacque una bambina.
Non in condizioni gravissime, miracolosamente. Ma la corsa all'ospedale c'è allo stesso.
Ora quella bambina sta bene. Ignara che sua madre ora non c'è più. Morta in un'incidente senza mai vedere sua figlia nascere.
il sogno di ogni donna spezzato a 20 anni.

Ah, anche quella macchina che ha "cambiato" corsia era guidata da una persona ubriaca, come dichiarerà poco dopo la polizia. Naturalmente non si è fatto niente. Solo poche lesioni.

22 settembre 2010

_Un po' di colore


Andando in giro per strada potrete sicuramente notare che tutti (o quasi) i ragazzi ma sopratutto le ragazze hanno al braccio questi braccialetti tutti colorati.
Alcuni hanno il braccio pieno fino al gomito e, personalmente, mi sono chiesta come diavolo fanno ad avercene così tanti!
Mi piacerebbe contarli.
Si chiamano "Skokking Badz" credo si scriva così, sono ignorante in materia.
Hanno tutti forme diverse.
Personalmente mi piacciono soltanto per i colori molto allegri, infatti in Inverno (che qui si vede che piano piano sta arrivando anche se siamo a Settembre!) sono una specie di "antidoto" contro la sua tristezza, per tristezza intendo la mancanza di colori.
Quelli a fianco sono i miei pochi braccialetti.
Gli unici che indosso, oltre a un elastico se me lo dimentico per ginnastica.
Premetto che non li ho comprati! Perchè io avrei preso un barattolo di Nutella (e non scherzo).
Due li ho trovati nel mare, sì nel mare. Nuotavo con la mia maschera e vedo sul fondo qualcosa di colorato che non sta bene con il colore della sabbia m'immergo e trovo un braccialetto verde.
Il giorno dopo uno bianco.
Questi due s'illuminano, e lo ritengo un vero e proprio dono del mare. Per ricordarlo ma anche per il buio.
Il resto mi sono stati regalati da mio fratello.
Mio fratello.
Li porto perchè gli voglio bene :)
Quindi li custodirò e se mi verrà un po' di malinconia di "assenza di colore" tirerò su la manica del pensate maglione che indosserò e guarderò i braccialetti.
Con i loro colori.
E sorriderò.

Grazie mare.
Grazie fratello.